17 giugno 2010

Operai sul tetto alla Carlo Colombo

 

Sei operai della Carlo Colombo di Agrate Brianza, in provincia di Monza, sono saliti sul tetto della fabbrica per protestare contro il mancato rispetto da  parte dell'azienda, che produce trafilati in rame, degli accordi
sulla ricollocazione e il prepensionamento dei lavoratori in  mobilità.La Carlo Colombo è una società produttrice di trafilati  e piatti in rame: nel gennaio 2009 aveva attivato una procedura di mobilità per 81 lavoratori nella sede di Agrate Brianza con conseguente chiusura del sito. Con un accordo firmato al Ministero del lavoro l'azienda si era impegnata al mantenimento in cassa integrazione straordinaria per due anni e alla ricollocazione e al prepensionamento dei lavoratori in mobilità ma a ottobre 2009 la Confindustria aveva comunicato che non sussistevano le condizioni per la concessione del secondo anno di Cigs. Dopo le proteste dei lavoratori, la Regione Lombardia ha concesso per il 2010 la cassa integrazione in deroga e oggi, presso la Provincia di Monza, c'era stato un ulteriore incontro con la proprietà davanti all'assessore provinciale al lavoro Giuliana Colombo.Incontro che non ha dato gli esiti sperati dai lavoratori che sono tornati alla fabbrica e sono saliti sul tetto per protestare contro l'atteggiamento dei vertici aziendale che, a loro dire, si sono semplicemente disinteressati di qualsiasi possibilità di raggiungere una soluzione.Gli operai dicono infatti che il settore delle componenti in rame è tutt'altro che in crisi ma che la proprietà vuole soltanto chiudere il sito di Agrate e spostare la produzione altrove per massimizzare i profitti..

 

Da: Radio Lombardia

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