5 agosto 2009

La Lega punta alla Costituzione"Bandiere regionali accanto al Tricolore"

ROMA - L'Italia cambia, cambino anche i simboli che la rappresentano. E se il tricolore e l'inno di Mameli sono i simboli identitari dell'unità nazionale, bisogna andare oltre. In nome della nuova identità federalista dell'Italia. Per questa ragione, il presidente dei senatori del Carroccio Federico Bricolo annuncia una proposta di legge costituzionale per inserire un comma nell'articolo 12 della Costituzione che riconosca i simboli identitari di ciascuna Regione: dunque, bandiere e inni regionali.

L'articolo 12 recita testualmente: "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni".

Quello che chiede la Lega è un riconoscimento ufficiale dei simboli identitari che contraddistinguono le Regioni. Che, ad oggi, nella Costituzione non c'è. "Questa lacuna - spiegano i senatori del Carroccio - è inammissibile, alla luce della sostanziale valorizzazione del ruolo politico ed istituzionale delle Regioni realizzata dalle più recenti riforme costituzionali". I leghisti, infatti, ricordano come la Regione si sia trasformata "in un ente territoriale dotato di una piena autonomia politica". Un'evoluzione che il Carroccio vuole sia sancita in una norma: "La proposta di legge è un'evoluzione del ripensamento dell'assetto territoriale dello Stato in ambito interno ed a livello sovranazionale, per cui è più che mai necessario recuperare i simboli identitari che, contraddistinguendo ciascuna realtà regionale, contribuiscono ad alimentare quel legame dei cittadini con il territorio che è presupposto indispensabile di qualsiasi riforma federale dell'ordinamento".


E va in questa prospettiva la proposta di legge che si fa forte del riconoscimento istituzionale nelle riforme degli statuti regionali approvate dal 1999 ad oggi, "che nei primi articoli hanno ufficialmente riconosciuto quei simboli che, per tradizione, storia e cultura contribuiscono ad identificare la regione stessa".

Assolutamente contrari i Comunisti Italiani che, per bocca di Pino Sgobio, attaccano il Carroccio: "Gioca allo sfascio. La proposta di legge è la ciliegina sulla torta del disegno politico per cui la Lega è nata e si è sviluppata: la divisione dell'Italia e la secessione".

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